Voto degli elettori temporaneamente all'estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche e dei familiari conviventi
La legge n. 52/2015, oltre alla riforma del sistema di elezione della Camera dei Deputati, ha introdotto una normativa a regime sul voto degli elettori e dei loro familiari conviventi temporaneamente all'estero, prevedendo il voto per corrispondenza per motivi di lavoro, di studio e di cure mediche.
- Requisiti e modalità per l'esercizio del voto degli elettori temporaneamente all'estero
- elettori italiani che per motivi di lavoro, di studio, o cure mediche di trovino temporaneamente all'estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricada la data di svolgimento della consultazione elettorale.
- per l'esercizio di voto l'elettore temporaneamente all'estero (...e i suoi familiari conviventi) deve far pervenire al comune di iscrizione nelle liste elettorali entro dieci successivi alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi (26 febbraio 2016) apposita dichiarazione di opzione, redatta in carta libera e necessariamente accompagnata di copia di documento d'identità valido. Tale dichiarazione attestante il possesso dei requisiti di legge e nella quale è indicato l'indirizzo postale estero, potrà essere inviata al comune a mezzo posta ordinaria, telefax, posta elettronica. N.B. le dichiarazioni di opzione potranno essere accettate anche dopo il termine previsto del 26 febbraio 2016, purché in tempo utile affinché il comune possa, a sua volta trasmetterle al ministero dell'interno entro il 18 marzo 2016.
- Gli elettori appartenenti alle Forze Armate e di polizia temporaneamente all'estero nello svolgimento di missioni internazionali e gli elettori di cui all'art. 1 comma 9 della legge n. 470/1988 (domiciliati presso le Ambasciate e i consolati) possono inoltrare la dichiarazione di opzione per tramite dei comandi di appartenenza o delle stesse rappresentanze diplomatiche.